venerdì 30 dicembre 2016

I prìncipi di Bin Pantidari



Da quando fu conquistata dai Duharion, la città di Bin Pantidari è retta da un collegio di quattro prìncipi, appartenenti a quattro diversi casati. Questo sistema, nell'ottica della nobiltà locale, avrebbe evitato che una delle famiglie patrizie prendesse il sopravvento sull'altra. In effetti va detto che si ricordano pochi conflitti interni nella storia del fiorente principato, grazie anche all'alto grado di istruzione cui vengono sottoposti i rampolli destinati a salire al trono. Le dinastie principesche di Bin Pantidari, infatti, sono sempre state ritenute dei modelli di raffinatezza culturale. I prìncipi di Bin Pantidari sono versati in diversi campi del sapere e amano tutto ciò che paia loro esotico, strano e degno d'interesse. Questo fa di loro dei grandi collezionisti di amenità, oggetti eccentrici e animali rari, che rendono il palazzo e l'intera città un'estesa "camera delle meraviglie". Al contempo, però, la natura fortemente suggestionabile dei sovrani li ha resi, più di una volta, facili vittime di ciarlatani, imbonitori, finti maghi e venditori di false reliquie...
Infine, va detto che il gusto per lo sfarzo e le bizzarrie è spesso costato ai prìncipi il dileggio da parte di popoli e casati regnanti di alcuni Paesi stranieri meno inclini al lusso appariscente, prima fra tutti la sobria città di Pilannard Riel. Quest'ultima ha assunto i prìncipi di Bin Pantidari a figure proverbiali, tanto che, tra i suoi abitanti, dare a qualcuno del "Binpantidariano" equivale ad attribuirgli un carattere stravagante, vanitoso, e la tendenza a indulgere in vizi tipici dell'aristocrazia. 


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